misura s.f. 'Distanza regolamentare tra i duellanti'
E:
lat. mensura(m)
D: av. 1204 (GRADIT)
1825, Blasco Florio, Discorso sulla utilità della scherma, p. 9 nota 39
Trattandosi di due combattenti in duello, che
si fa per lo più con armi bene affilate, in questo
caso dovranno i Padrini situare i due avversari
uno di fronte all'altro, facendoli partire a fondo
senza l'arma, portando il braccio destro ben di
steso, e fare in modo che le dita dei due avversari si tocchino appena; e per tal modo si è effettuata la misura, ovverosia segnarle il terreno che
dovranno percorrere.
1864, Giovanni Batta Viti, Breve trattato di scherma alla sciabola, p. 94
1883, Achille Angelini, Codice Cavalleresco italiano, p. 114
1886, Jacopo Gelli, Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana, p. 122
Note
Cfr. Bellini 1881: «La distanza che in un duello ad arma bianca deve separare i due avversari!, và [sic] misurata col situare questi ultimi in maniera che stando essi uno di fronte all’altro, col braccio naturalmente teso in direzione della spalla, le punte delle rispettive armi si congiungano perfettamente». (p. 60)
Scheda a cura di Stefano Miani
Pubblicato il 15/04/2025